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Domenico Pellegrino, siciliano, conosciuto come l’artista della luce, crede nella sintesi tra heritage e futuro. Con il suo lavoro artistico magnifica la Sicilia e le sue tradizioni. Le sue opere sono state scelte da Disney per StarWars, ha collaborato con le maison Hermés e Dior. Ha esposto alla 58esima Biennale Arte di Venezia, a Manifesta12, a Palermo Capitale della cultura. La sua ultima grande installazione è il simbolo di Procida Capitale della Cultura 2022.

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Domenico Pellegrino (classe ‘74) è un artista siciliano, scultore e creatore di installazioni urbane luminose.


Il suo è un lavoro di sintesi tra Heritage e futuro, raccogliendo dal passato della cultura mediterranea per trasformarlo in qualcosa di contemporaneo e innovativo. Viene riconosciuto come l’artista della luce, per la sua capacità di disegnare in modo innovativo con le luci tipiche delle feste patronali del Sud Italia. Non solo luce, Pellegrino si esprime attraverso la scultura.  Le opere di Pellegrino sono realizzate secondo tecniche artigianali tramandate da generazioni in generazioni; le sculture policrome – quasi classiche nell’intenzione, dedicate ai supereroi – ricalcano certi accenti propri della sicilianità, certe connotazioni caratteriali o culturali afferenti all’isola e al mediterraneo tutto.


Nel 2019 partecipa alla Biennale d’arte di Venezia con le opera I’m the Island  e con il toccante progetto "Cosmogonia Mediterranea”. Cosmogonia Mediterranea, immersa nelle acque di Lampedusa, la sua luminosa Sicilia, dedicato ai migranti che tentano di approdare a Lampedusa, celebra gli eroi morti, insieme a quelli che per ventura sono riusciti a sopravvivere. Le immagini di Pellegrino, ispirate alle visioni paradisiache di Dante, trascendono l'ordinario, offrendo uno sguardo su un mondo in cui luce e umanità convergono. Nel 2024 partecipa alla Biennale di Malta nel padiglione dal titolo “Mosaico di Coulture”, con la sua opera Palma, che celebra la storia millenaria del mediterraneo.


Nel 2020 firma per la maison francese Hermés, il progetto “Odissea umana”. Crea un viaggio per immagini nelle vetrine delle boutique di tutta Italia, una riflessione sul tema del tempo, della scoperta e della tenacia, elementi che caratterizzano il viaggio dell’uomo alla ricerca di sé. Da Hermès le luminarie vengono utilizzate in modo nuovo, fungendo da cornice per le storie mitologiche. Le vetrine diventano un racconto, quindi, da leggere secondo molteplici livelli di lettura: strutture in legno disegnano la sagoma di vasi dell’antica Grecia, contenitori di beni preziosi ma anche divulgatori delle storie rappresentate sulla loro superficie. Ecco la nave di Ulisse, la leggenda dei pomi d’oro custoditi dalle Esperidi, Edipo e l’enigma della sfinge, Penelope intenta a tessere la tela e un Pegaso alato che si staglia sulla facciata del negozio di Milano e di Roma come omaggio alle origini equestri della maison.


Domenico Pellegrino scompone il mito attraverso una ricognizione e una ricerca nei reperti dell'antichità, e lo ricostruisce utilizzando il proprio linguaggio post-moderno di artista che attinge dalla tradizione dell'arte popolare siciliana per produrre una nuova cosmogonia di eroi straordinariamente umani, campioni di questo nuovo tempo in cui ci viene domandato di spingerci oltre le nostre paure.


Nel 2022 realizza una grande installazione al Porto di Procida a dare il benvenuto sull’isola, in occasione di Capitale della Cultura. L’opera racconta le tradizioni, le persone, la storia e la cultura di questo territorio unico e prezioso, raffigura Procida, la Nutrice di Enea e mitologica incarnazione dell’isola.


Pellegrino che porta la sua sicilianità in giro per il mondo, conquista il genio della moda parigina Christian Dior e nella nuova Boutique a Taormina realizza un’ opera site specific dal titolo Le Citronnier. Come nel Giardino dell’Eden, tanto caro al coutourier francese, Pellegrino crea questo grandioso albero di limoni, realizzato con la sua ormai iconica tecnica.


Nel 2023 stupisce installando una “barca sospesa” sul lago di Garda. Un’imbarcazione che emerge a 75 centimetri dal pelo dell’acqua, la misura del livello perso dal lago mediamente negli ultimi quattro anni. La barca sospesa, creata per e.on, è nata per sensibilizzare contro i cambiamenti climatici.


Nel 2010 prende vita una galleria di supereroi, rivisitati e corretti secondo un incastro singolare tra spirito pop e riferimenti folk, nel suo ciclo scultoreo Domenico Pellegrino richiama gli Dei dell’antichità greca e romana. L’artista vede in Spider-man il Dio Apollo, unica divinità che rimane con il solito nome sia nel culto romano che in quello greco, in Capitan America il Dio Hermes, in Catwoman la Dea Afrodite etc. vuole mettere in luce la dualità e il rapporto tra gli Dei della mitologia greca, romana e i suoi supereroi, nuovi Dei contemporanei, che contaminano il territorio e vengono posizionati sempre come statue sui palazzi, luoghi cittadini, interni di case con la costante vicinanza ai fiumi e al mare perché è proprio l’acqua che bagna l’isola della Sicilia dall’interno all’esterno identificando ancora una volta l’essere siciliano nei personaggi.


Grandi macchine sceniche e opere urbane irrompono nella scena diventano nuove icone contemporanea, per citarne alcune: Genius Panormi, complesso scultoreo all’Orto Botanico di Palermo, Ape Bianca al porto nuovo della città, Il faro del pellegrino, il primo restauro contemporaneo utilizzando una installazione luminosa, sull’edificio iconico della Famiglia Florio.


Per Pellegrino, l'arte deve alimentare la ricerca, creare connessioni e ispirare un nuovo modo di pensare per un futuro migliore. L'arte deve essere uno stimolo, deve avere un impatto attivo e significativo sulla società, contribuendo a creare un mondo più ricco di significato e di connessioni.


Domenico Pellegrino insegna arte in una scuola della periferia di Palermo, e innesca progetti partecipativi che coinvolgono i suoi studenti ma anche altre comunità di giovani e giovanissimi che prendono parte nei processi generativi di nuove opere o installazioni urbane. Tra gli ultimi lavori “Viva Palermo” per le celebrazioni del 400 esimo del festino di Santa Rosalia, Le parole giuste esposte alla Milano DesignWeek 23 e protagoniste di una installazione per Farm Cultural Park, insieme ai camper di  Dynamo Camp ha realizzato una collezione di lavori in legno e luminaria dal titolo “Non tutti i supereroi indossano una maschera”. Parte del suo lavoro con i ragazzi è raccontato nel libro di Giovanni Terzi “Eroi quotidiani”.


Nel corso della sua carriera ha tenuto 28 mostre personali e partecipato a 76 mostre collettive, Le opere di Domenico Pellegrino sono parte di collezioni museali in Italia e all’estero e tra le più importanti collezioni private.


 

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